Dr. Antonio
Camporese
Protesi di anca

La chirurgia protesica è in grado di curare efficacemente la patologia degenerativa delle articolazioni.
L'impianto di una protesi consente di ottenere un risultato duraturo in termini di: risoluzione della sintomatologia dolorosa, restituzione della funzionalità normale dell'articolazione e in una persona efficiente e giovane, anche la possibilità di praticare alcune attività sportive.
Possono essere utilizzati svariati tipi di impianto protesico: “non cementato”costituito da lega di titanio o tantalio che viene applicato a diretto contatto con l’osso, questo prevede un processo diretto di osteo-integrazione e“cementato”ovvero ricoperto di un collante che è il cemento acrilico che stabilizza l’impianto al piano osseo.
La scelta dell’impianto protesico viene fatta dal chirurgo sulla base di una serie di parametri che vengono valutati a livello preoperatorio (età, sesso, osteoporosi, richieste funzionali, morfologia ossea...)
Le protesi di anca di primo impianto vengono applicate nella maggioranza dei casi con tecnica mini-invasiva anteriore (AMIS) che consente, oltre ad un precoce recupero funzionale, un minor dolore postoperatorio, un minor sanguinamento e quindi un ridotto utilizzo di emoderivati.
La cosiddetta “Tissue Sparing Surgery” (TSS), prevede l’esecuzione dell’intervento chirurgico senza traumatizzare i muscoli e le strutture anatomiche periarticolari e prevede l’utilizzo di componenti protesiche che permettono di risparmiare il più possibile i tessuti articolari.
La chirurgia robotica dell’anca "MAKOplasty", che consente l'impianto di artroprotesi totali, è la nuova frontiera nel campo della chirurgia ricostruttiva e permette al chirurgo di controllare e calibrare in modo ottimale alcuni parametri di fondamentale importanza dell’impianto protesico quali: angolo di versione e copertura del cotile, affondamento dello stelo, offset protesico e lunghezza dell’arto (riducendo sensibilmente il problema delle dismetrie).
A tale scopo il sistema robotizzato si avvale di uno studio TC eseguito in prericovero sulla base del quale pianifica con estrema precisione l’impianto protesico.
Questo tipo di interventi sono eseguiti in regime di Ricovero Ordinario con degenza media di 4-5 notti.
La fisioterapia e la rieducazione al passo viene iniziata in prima giornata post operatoria, al momento delle dimissioni il paziente è normalmente in grado di deambulare con l’ausilio di bastoni canadesi, di salire e scendere le scale.








